RAPPORTO DI PREVISIONE DEL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA - Aprile 2024


RAPPORTO DI PREVISIONE DEL CENTRO STUDI CONFINDUSTRIA - Aprile 2024

17/04/2024

L’economia italiana ha attraversato il 2023 senza inciampi e più speditamente del resto dell’Eurozona, specie della Germania caduta in recessione. C’è chi corre di più, come gli USA e alcuni emergenti, in primis Cina e India. Nel biennio 2024-2025 vi saranno impulsi di segno opposto.

L’atteso taglio dei tassi di interesse è un punto di svolta positivo, perché consentirà al credito di fluire di nuovo a famiglie e imprese, contribuendo a rilanciare consumi e investimenti. Ci sarà da spendere una gran parte delle risorse del PNRR e sarà essenziale farlo nel modo migliore per alzare la crescita italiana nel breve e il potenziale di lungo termine.

Viceversa, il decalage degli incentivi edilizi toglierà impulso alle costruzioni, ma aiuterà il riequilibrio dei conti pubblici, essenziale anche per il rispetto del nuovo Patto di Stabilità e Crescita. Il costo dell’energia, sia gas che elettricità, continuerà a penalizzare la competitività delle imprese italiane, soprattutto quelle energy intensive.

Le criticità emerse sia sulle rotte marittime, che su quelle via terra, mettono a rischio il libero flusso del commercio estero di beni dell’Italia.

 

 

 

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