ACCORDO CONFINDUSTRIA E INTESA SANPAOLO - LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE SARDE
PLAFOND DEDICATO DI 3 MILIARDI DI EURO
- Declinazione territoriale dell’accordo nazionale tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, con focus sul tema della transizione sostenibile, dell’indipendenza energetica e della digitalizzazione delle pmi.
- Il Centro Studi Confindustria sottolinea come l’accelerazione delle due transizioni, quella digitale e quella ambientale, sia cruciale per il sistema produttivo italiano; in alcuni settori, soprattutto quelli energy intensive, come evidenzia l’incrocio dei dati di produzione industriale e di incidenza dei consumi energetici dello scorso anno, è una priorità assoluta.
- Secondo la Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo, la Sardegna negli ultimi anni è la regione italiana che ha registrato i progressi maggiori nel fotovoltaico: la potenza installata nel 2022 è salita a quota 1.141 MW, il 54,1% in più rispetto al 2016 (+30,1% il dato medio italiano).
- Per vincere la sfida della transizione digitale e ambientale è necessario l’apporto dei giovani. Ogni anno un numero elevato di laureati lascia la regione: tra il 2012 e il 2021 la Sardegna ha perso quasi 6.500 laureati tra i 25 e i 34 anni.
Cagliari, 10 luglio 2023 – Presentata oggi a Cagliari agli imprenditori sardi la declinazione territoriale dell’accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo, nell’ambito di un incontro che ha messo in luce le prospettive economiche del territorio e le leve per la crescita. Siglato nell’ottobre 2021, in una congiuntura economica ancora condizionata dalla pandemia, il protocollo nazionale allora sottoscritto dal Presidente di Confindustria Carlo Bonomi e dal CEO di Intesa Sanpaolo, Carlo Messina, individuava alcuni strumenti utili per affrontare la crisi. Oggi l’Associazione di rappresentanza delle imprese manifatturiere e di servizi e il Gruppo bancario rafforzano la collaborazione in un contesto diverso, ponendo l’accento sul tema della
transizione sostenibile, dell’indipendenza energetica e della digitalizzazione delle pmi.
Ad aprire i lavori, i saluti di Antonello Argiolas, Presidente Confindustria Sardegna Meridionale e di Maurizio de Pascale, Presidente Confindustria Sardegna. Anna Roscio, Executive Director Sales & Marketing Imprese di Intesa Sanpaolo, ha illustrato il percorso congiunto banca-associazione.
Stefano Cappellari, Direttore Regionale Piemonte Nord, Valle D’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo, è entrato nel merito dell’attuazione territoriale del protocollo. Emanuele Orsini, Vice Presidente per il Credito, la Finanza e il Fisco di Confindustria e Stefano Barrese, Responsabile Divisione Banca dei Territori di Intesa Sanpaolo, si sono confrontati nel dibattito finale su competitività, innovazione e sostenibilità. Sono i tre driver indicati dal protocollo per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo in coerenza con le linee guida del PNRR, ponendo al centro della collaborazione azioni a supporto delle aziende in ambito di digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere e sostenibilità.
Inoltre, con il recente programma ‘Motore Italia Transizione Energetica’, Intesa Sanpaolo ha approntato una serie di iniziative per incentivare gli investimenti in energia da fonti rinnovabili e favorire i processi di autonomia energetica delle imprese italiane aumentandone la competitività e generando benefici economici, ambientali e sociali.
Il contributo di analisi economica è stato curato da Giovanni Foresti, economista della Direzione Studi e Ricerche di Intesa Sanpaolo.
DICHIARAZIONI
Antonello Argiolas: “L'alleanza tra banche e imprese si configura come un elemento strategico fondamentale per il funzionamento di ogni economia moderna. L'accordo tra Confindustria la più importante organizzazione datoriale in Italia e, Intesa Sanpaolo la più grande Banca italiana è un perfetto esempio di collaborazione. Le nostre imprese associate che hanno affrontato un lungo periodo di fortissime difficoltà, (pandemia, aumenti delle materie prime, aumento dei costi energetici) sono riuscite in qualche maniera a superarle dimostrando una grande resilienza, si trovano ora ad affrontare una nuova sfida: quella della transizione ambientale e digitale. Transizione necessaria alla luce della complessità dei nuovi scenari geopolitici e climatici che stiamo affrontando. Le imprese purtroppo si trovano oggi ad operare in un contesto reso ancora più complesso, dall'incremento repentino e significativo dei tassi di interesse che si è avuto negli ultimi mesi a partire dallo scorso settembre. Questa situazione complica e scoraggia la realizzazione di nuovi investimenti proprio nel momento in cui essi avrebbero dovuto correre per recuperare il tempo perso e rispettare i vincoli delle scadenze del PNRR. PNRR un'opportunità imperdibile per le nostre imprese per aggiornare i modelli di business e conseguire una crescita significativa, aumentando la propria competitività. In questo senso, il PNRR si configura come una leva strategica fondamentale da sfruttare appieno. È fondamentale quindi lavorare tutti insieme per creare un ambiente favorevole all'innovazione, all'accesso al credito e alle opportunità di finanziamento per le imprese, in modo da consentire loro di realizzare appieno il proprio potenziale e di contribuire in modo significativo alla crescita economica della regione”.
Maurizio de Pascale: “A distanza di tre anni dal lockdown e con poco più di un anno trascorso dall'inizio del conflitto russo-ucraino, la situazione economica del sistema produttivo sardo non ha ancora raggiunto i livelli prepandemia. E strumenti come quelli messi a disposizione dall'accordo tra Confindustria e Intesa Sanpaolo sono diventati essenziali per sostenere e supportare le esigenze delle imprese di tutte le dimensioni, ma in particolare delle PMI, che costituiscono l’ossatura del sistema produttivo locale. È di cruciale importanza poter affiancare e accompagnare queste imprese durante la transizione tecnologica e ambientale. In questo quadro anche le ZES costituiscono un volano di potenziale di sviluppo per il nostro territorio ed è per questo che bisogna renderle rapidamente operative rafforzando la collaborazione tra pubblico e privato. Attraverso questa collaborazione è possibile, infatti, creare un tessuto produttivo green, sostenibile e favorevole all’innovazione e all'adozione di nuove tecnologie, consentendo alle imprese di rimanere competitive sui mercati nazionali ed internazionali”.
Scarica allegato (PDF - 73.73 KB)